Scarzuola panorama Montegiove

La città ideale: visita alla Scarzuola

Avete mai pensato alla vostra città ideale? Forse l’avete sognata, ma in Umbria esiste davvero, si chiama la Scarzuola e si trova a Montegiove (TR). Io ci sono stata di recente e vi assicuro che visitarla non è solo un piacere per gli occhi, ma anche per l’anima.

Un viaggio dentro se stessi

Costruita nel 1958 dall’architetto Tommaso Buzzi, questa città si trova a fianco del convento francescano dove il santo di Assisi si ritirò per qualche tempo. La Scarzuola, infatti, prende il nome dall’erba locale, chiamata appunto “scarza”, che egli usò per costruire la sua capanna.
Tommaso Buzzi la descrive così:

…alla Scarzuola, quando qualcuno mi osserva che la parte nuova, creata da me, non è “francescana”, io rispondo: naturalmente, perché rappresenta il Mondo in generale e in particolare il mio Mondo – quello in cui ho avuto la sorte di vivere e lavorare – dell’Arte, della Cultura, della Mondanità, dell’Eleganza, dei Piaceri…

In effetti, lo spettacolo che ci si trova davanti quando si arriva alla Scarzuola esula dal reale e ci trasporta in una dimensione “altra”: che sia magica, onirica, fantastica o simbolica, questo ognuno è libero di sceglierlo. La cosa certa è che, essendo immersa nella campagna umbra, la città si offre come un viaggio da compiere dentro se stessi, facendoci distogliere per qualche ora dai problemi quotidiani.

Un percorso tra simboli, scale, labirinti e natura

Quello che colpisce appena varcata la soglia del convento, è il grande anfiteatro di tufo con i simboli del sole e della luna, circondato da cipressi e cespugli. Dietro spicca la struttura principale della Scarzuola, con l’Acropoli a destra e il Teatro delle api a sinistra. A collegare le due parti una specie di palcoscenico, anch’esso di tufo (come tutta la città), con dei motivi a scacchi e al centro l’occhio-specchio che “tutto vede”.

Anfiteatro Scarzuola Montegiove
Il grande anfiteatro della Scarzuola

 

Guardando verso l’Acropoli si distinguono bene i monumenti riprodotti, come il Colosseo e il Partenone, attorniati da scale che s’intersecano e si interrompono, da archi che si aprono verso la natura e da architetture labirintiche. Percorrendo, poi, il sentiero a fianco dell’anfiteatro si scopre una parte della città che all’inizio si cela agli occhi dei visitatori.
Qui, tra pergolati e distese di prati si fanno strada Porte del Tempo, decorate con stelle, una Bocca di balena, un grande compasso dorato e un sentiero che conduce a un laghetto di ninfee da cui ammirare la valle umbra di Montegiove.

Scarzuola - scorci della città - Montegiove
Scorci della Scarzuola (Acropoli, simboli dorati, panorama posteriore e Torre del Tempo)

 

Mi piace pensare che chiunque capiti in questo posto possa dare un significato personale a ciò che vede, perché ovviamente un ragazzino ha una visione diversa rispetto a un adulto.
Alla Scarzuola tutti sono liberi di affrontare il distacco dalla realtà come meglio credono, seguendo le indicazioni della stravagante guida Marco Solari, oppure usando l’immaginazione (che qui trova terreno fertile)…purché alla fine “AMOR VINCIT OMNIA”, come è scritto sulla porta di uscita dalla città.

 

 

 

 

 

 

 
  • Convento francescano Scarzuola Montegiove
  • Pergolato Scarzuola Montegiove
  • Porta con decorazione di stelle - Scarzuola
  • Bocca della balena di Giona - Scarzuola
  • Torre di Babele - Scarzuola
 

 

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