Ponte San Giovanni il ponte sul Tevere

Ponte San Giovanni e gli Etruschi: l’unione tra passato e presente

Ponte San Giovanni, amici, è l’ultima tappa di questo bel percorso fluviale, ma di certo ha la sua importanza.
Ponte San Gianni, questo il nome originario, da sempre punto di incontro tra le terre degli Etruschi e degli Umbri, all’inizio nacque come nucleo in collina per poi svilupparsi in pianura, nei pressi del ponte sul fiume Tevere e dell’antico mulino (poi affiancato dal pastificio Ponte).
Il famoso “Ponte Vecchio” formava una specie di “gobba d’asino” a causa dei suoi sei archi a tutto sesto, e non era facile attraversarlo, ma purtroppo fu distrutto durante la seconda guerra mondiale.

Il Ponte Vecchio di Ponte San Giovanni
Ponte San Giovanni – il Ponte Vecchio prima dei bombardamenti del 1944 (Perugia)

Sapete che di recente, cioè nel 2000, è stato ricostruito? Non ha la stessa struttura, ma legno e pietra gli danno comunque un aspetto piacevole ed è bello passeggiarci e scoprire che, dall’altra parte, guardando alla nostra destra c’è un grazioso angolo ristoro: il Testone.
Che cos’è? Beh, non posso spiegarlo a parole stavolta, vi consiglio solo di assaggiare la tipica torta al testo e sentirete che bontà; sarete immersi completamente nel mondo perugino DOC!

Se invece volete fare una passeggiata, magari con il vostro amico Fido, io andrei al parco Bellini, un grande spazio verde vicino alla piscina comunale, dove rilassarsi e , perché no, leggere un buon libro nelle belle giornate di sole.

Ma non è mica finita qui…già, perché la storia etrusca tesse ancora i suoi fili nella famosa Necropoli del Palazzone, composta da 38 tombe scavate nella roccia (e ben visibili dalla E45), di cui fa parte lo straordinario sepolcro etrusco della famiglia Velimna.

tomba etrusca
Ipogeo dei Volumni – tomba etrusca della famiglia Velimna (Perugia)
Entrata Ipogeo dei Volumni
Ingresso dell’Ipogeo dei Volumni (Perugia)

La visita qui è d’obbligo poiché l’atmosfera che si respira nelle sette stanze dell’Ipogeo dei Volumni, con le loro urne cinerarie intatte, è la stessa che vivremmo tornando indietro nel tempo: sono le radici del popolo umbro, ma appartengono un po’ alla storia di tutti noi!

Conoscete la leggenda sulla scoperta dell’Ipogeo? Seguitemi qui e ve la racconterò!

 

 

 

 
 

 

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